Dopo il primo gemito, Claudio aveva già capito come sarebbe andata a finire. Del resto, non aveva mai creduto che la loro storia sarebbe potuta durare più di tanto. Troppo bella, Titta, troppo giovane, troppo irrequieta. Avida, di vita, per carità, non di altro, ma insaziabile.
Claudio non ascoltava più, guardava quei grandi occhi neri pregarlo di lasciarla andare, di non obbligarla a rimanere con lui contro la sua volontà. Un velo di lacrime annebbiava gli occhi dell'uomo. Non devo piangere, si diceva, non davanti a lei. Ci sarà tempo per gridare e soffrire, da solo, non appena sarà uscita.
Aveva sperato che sarebbero rimasti insieme per tutta la vita, ma aveva sempre saputo di essere soltanto un'interludio, di essere temporaneo, contingente.