Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
"Amica mia com'e strana la vita.
Tu ti ci aggrappi, lui che la butta.
Tu, mia amica, moglie del mio amico, madre dell'amico di mio figlio.
Lui, mio fratello.
Lui che disprezza, tu che combatti.
Tu che, io lo so, non a te ma alla tua famiglia pensi, anche per loro hai forza.
Lui che, nella voragine della sua psiche malata, nel vuoto dell'alcool, delle sue famiglie se ne sbatte.
Entro in un'aula di giustizia, oggi, sempre la stessa, ma tu non ci sei. Una tua collega, amica, mi dice parole belle. Mi piace come parla di te, ne sa parlare. Ci scambiamo la tua assenza.
I fogli sul muro dell'aula, invece, non dicono bene di te e del tuo non esserci, sono bugiardi.