Quando Tito (questo è il nome dell'animale nella foto) si è reso conto che la piccola macchina fotografica nella sua gabbia accendeva ciclicamente una lucina, non ha potuto far altro che innamorarsene. La macchina era stata messa da studiosi del comportamento scimmiesco e ha scattato una foto al minuto per ventiquattro ore. Dopo i primi sessanta scatti, Tito deve aver pensato che lei volesse in qualche modo richiamare la sua attenzione.
Quest'immagine è la centoventitreesima.
Quindi, dopo due ore e tre minuti, Tito ha deciso di contraccambiare l'amore della macchina con questo sorriso. O ringhio, non c'è il sonoro. Del resto, tutti noi ringhiamo o sorridiamo per manifestare il nostro amore.
Cosa c'era nell'ultima immagine scattata, alla fine delle ventiquattro ore?
Storie di amanti, ossia di coloro che amano. Se amate qualcosa o qualcuno, se conoscete qualcosa o qualcuno che ama, leggete, commentate e raccontatelo qui.
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mercoledì 3 agosto 2011
Tito
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