Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
"La Signora QuattroEmme ha trent’anni compiuti da poco.
Colpiscono in lei gli occhi vivaci e curiosi, che non lasciano nulla d’inosservato.
E un bel sorriso: grande, luminoso, accogliente, di quelli che ti invitano al tavolino di un caffè per trascorrere il pomeriggio perdendoti in chiacchiere, in racconti, in poesie.
La Signora QuattroEmme è Musicista. Da sempre.
Non con la presunzione di ammaliare il pubblico, di essere concertista di professione.
Quanto piuttosto di essere una cosa sola con la musica: suonare la sua amata chitarra, cantare a voce alta durante i viaggi in auto; ballare in salotto, tra il divano e la libreria; ascoltare in ogni momento della giornata i suoi dischi preferiti.
La sua vita è una gigantesca colonna sonora, dove la musica ha accompagnato, sostenuto e suscitato le emozioni più intense.
Diventare Moglie, per la Signora QuattroEmme, è stata una scelta fatta a 20 anni. Certo con responsabilità, ma anche con incoscienza.
Essere compagna di un uomo speciale, per la Signora, è davvero un ottimo modo per apprezzare la vita e le infinite possibilità che offre.
La Signora QuattroEmme si interroga però su cosa significhi essere compagni di vita.
Di risposte spesso non ne ha e lascia che sia la vita stessa a suggerirle.
Perché è difficile capire quando sostenere il vulcano di idee e progetti e quando invece va messo un freno all’entusiasmo, perché l’istinto le dice che quella strada sarà accidentata.
E che dire poi delle sere in cui la Signora QuattroEmme vorrebbe parlare, capire, scavare e di fronte trova solo silenzio?
C’è un silenzio che parla di riflessione, di pace, di riposo e di creatività. E va rispettato.
Ma c’è anche un silenzio che parla di solitudine e di incomprensione. E la Signora ha imparato che quello è il momento di tirare fuori l’orso dalla tana.
Le due Emme rimanenti sono forse i veri talenti della Signora QuattroEmme.
Innanzitutto la Signora è Mamma.
Due sono i suoi figli.
Un maschio e una femmina.
Un bimbo grande e una bimba piccola.
Capelli lisci, capelli ricci.
Occhi verdi, occhi scuri.
Un figlio adottato e una figlia “di pancia”.
Un figlio disabile e una figlia “super” abile.
Per la Signora QuattroEmme 1 + 1 fa solo Amore.
Li ha voluti, entrambi.
E sa che sarà mamma per sempre.
Quest’idea a volte la fa sentire gratificata e ricca di una gioia che è difficile descrivere.
Altre volte la spaventa.
Perché la bambina presto diventerà ragazza e poi donna. E sarà autonoma. E tornerà dalla sua mamma solo quando avrà bisogno di sostare un momento nelle sue braccia o di riposare nel suo cuore.
Il maschietto invece rimarrà bambino anche in un corpo di uomo.
E la sua mamma continuerà ad accudirlo, a calmarlo, a farlo divertire, a coccolarlo, a rassicurarlo nelle giornate di tristezza e di paura.
Prendersi cura dei suoi figli è per la Signora QuattroEmme una missione di vita. E’ una prova a cui si sente chiamata quotidianamente: amare e dare tutta sé stessa perché entrambi possano scoprire i propri talenti (piccoli o grandi, non importa) e donarli al mondo.
E i suoi figli, giorno per giorno, la ricompensano con momenti condivisi ed indimenticabili e con insegnamenti preziosi.
Con il loro sorriso e con i loro bisogni, con le difficoltà e con l’entusiasmo, le ricordano che per accostarsi alle altre persone occorrono delicatezza e allegria, braccia aperte e cuore spalancato.
Così, intrecciare e coltivare relazioni è diventata la specialità della Signora QuattroEmme.
Tanto da averle aperto la possibilità di svolgere una professione incredibilmente bella, dove confluiscono tutte le sue passioni.
La Signora QuattroEmme, da un po’, è Musicoterapista.
Si prende cura dei bambini disabili attraverso la musica. E lì, sembrano accadere magie.
Ma questa è un'altra storia."
Claudia
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