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venerdì 19 aprile 2013

Presidente della Repubblica Italiana, giugno 2064

Come tutte le invenzioni che cambiano radicalmente la vita umana, anche la BALLA (Baby Assistant Larger Learning App, per iOS 31.2 e Android "Jungle Fever") è scaturita casualmente.
Nei primi mesi del 2038 la signora Laura Casini Berlusconi D'Alema, coniugata Renzi, non riusciva in nessun modo a tranquillizzare, nottetempo, la sua Veronica, neonata nervosa e irrefrenabile. Casualmente, per l'appunto, una notte, stremata, portò con sé, distendendosi accanto alla pargola urlante, il proprio iPhone 14s, da cui non si separava mai.
Accidentalmente, le piccole dita della bambina azionarono un file audio contenuto nel device, il discorso d'insediamento che il suo trisavolo, Giorgio Napolitano, aveva pronunciato quel lontanissimo giorno di aprile in cui era stato rieletto Presidente della Repubblica Italiana.
Il sussurrare sospiroso dell'avo, peraltro ancora in carica, ormai ultracentenario, col settimo mandato presidenziale, aveva immediatamente acquietata la piccola, che, il giorno dopo, aveva iniziato a pronunciare, fra lo stupore generale, alcune parole chiave del discorso stesso, "favore", "trasversale", "parallelo" e, stranamente, "trombetta".
 
Laura aveva subito avvertito la dottoressa Andrea Rutelli Alemanno, pediatra dell'infante, che le aveva raccomandato di aggiungere alla uscita USB dell'iPhone un nuovissimo accessorio, l'iCiuccio, che collegava un ciuccio con la bambina, producendo una vibrazione che saziava l'esigenza di suzione dei figli dei fortunati possessori dell'incredibile ultrasmartphone di AppleWindows, del costo, all'epoca, di 200.000 euro IVA inclusa.
Eseguita l'operazione, Veronica iniziò a pronunciare un maggior numero di vocaboli, ma imprecisi, a volte senza senso, come "giustizia", "equità", "cambiamento", mai pronunciati dall'illustre antenato e il cui significato, nel tempo, come tutti sappiamo, è andato completamente perduto. Evidentemente c'era un problema di apprendimento: l'iCiuccio amplificava il passaggio di dati, appena scoperto, fra l'iPhone 14s e i nativi digitali, ma in senso distorto, antiquato, in ultima analisi pericoloso per il mantenimento dello statu quo.
Fu l'ingegnere Giovannino Agnelli Scajola Grillo a trovare la soluzione, un microchip da innestare dietro il minuscolo orecchio dei neonati che permettesse loro di imparare la lingua come accidentalmente era stato scoperto ma che filtrasse le parole ormai inutilizzate e le sostituisse col vero e profondo messaggio di cui i bambini figli degl'infiniti incroci fra potenti degli ultimi cento anni avessero effettiva necessità: "tutto per me e la mia famiglia e niente per gli altri". Proprio per utilizzare appieno questo microchip è stata quindi creata la BALLA.
A volte, un grande passo per l'umanità deriva da una caduta tanto involontaria quanto portatrice di un futuro migliore e straordinario come quello che viviamo, in cui noi ricchi e potenti siamo sempre più ricchi e potenti e tutti gli altri sono stati trasformati un una bizzarra ma divertente moltitudine di poveracci ignoranti che ancora ritengono che prima o poi potranno assurgere al nostro status.
I loro inutili sforzi sono obbiettivamente il nostro maggior svago, non finiremo mai di ringraziarli per la loro grottesca ingenuità.
 
(Dall'iBook "Tutto per me e la mia famiglia e niente per gli altri", giugno 2064, del Professor Beppe Prodi Napolitano Capezzone Berlusconi Bersani Alfano Bonino Rutelli Veltroni Grillo Maroni Crimi, testo unico per la scuola elementare, media inferiore e superiore della Repubblica Italiana, Sedicesima edizione, ppgg. 1 e seguenti).
 
 

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