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giovedì 1 marzo 2012

Lucio Dalla, 4 marzo 1943 - 1 marzo 2012

Il mio debito con Lucio Dalla, come uomo e come artista, è inestimabile. Anna e Marco è stata la canzone che mi ha spinto a guardare oltre il quartiere svantaggiato dove vivevo per tentare di fare qualcosa di più e di meglio nella vita. Il testo di Tango è stata la prima cosa che ho recitato da solo in un recital con Vittorio Gassman. Fui sommerso dagli applausi, non certo per la mia bravura né perché qualcuno avesse riconosciuto la canzone, ma per la bellezza delle parole. Futura mi ha sorretto nei tempi duri in cui non riuscivo ad avere un figlio. Due ragazzi è la canzone che mi ha chiarito cosa fosse l'età misteriosa della giovinezza che stavo attraversando. 4 marzo 1943 mi ha insegnato il coraggio di essere se stessi.

 

Potrei andare avanti per pagine e pagine, perché tutte le canzoni di Dalla sono state in qualche modo cruciali per la mia formazione e per il mio lavoro. Se ho fatto e farò qualcosa di buono lo debbo a lui, in una misura che a volte supera perfino la mia coscienza.

Non l'ho mai conosciuto, una volta sola, passeggiando da ragazzo sotto le finestre della casa che aveva nei pressi di piazza Sonnino, a Roma, l'ho sentito cantare, Meri Luis, credo.

Una canzone reputo fondamentale, Camion, da 1983. Vi è contenuto il verso "Amante solo chi ama non quello che è amato, per questo son fortunato più di te".

Ascoltatela, grazie.

 

 

 

 

3 commenti:

  1. Lorenzo...lo sai come la penso...e un giorno di cielo così sereno ha reso ancora più difficile questa perdita.
    Se me lo permetterai avrei da dire un paio di cose su Lucio che sarebbe bello condividere. Non subito forse...
    Ti abbraccio
    Anna

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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