Emozioni vs. Ampolle

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

 

"Sottovuoto.

Sottovetro.

Sottochiave.

Sottovoce.

In molti tentano di mettere le emozioni “sotto”.

In fondo, nascoste, rinchiuse.

Non sentire, non essere turbati, non uscire dai binari della quotidianità.

Tenere tutto sotto controllo, in modo misurato, calcolato, composto.

Ma per definizione le emozioni sono movimento.

E (fuori) – moveo (muovo): l’emozione è  moto dell’animo, è agitazione che parte dal di dentro per andare verso il mondo.

Certamente si possono mettere filtri, barriere, muri, scatole, ampolle.

Ma prima o poi ci penserà la vita a spazzare via tutto. E le emozioni esploderanno prepotenti, impetuose, in modo (ora sì) del tutto incontrollato.

Un evento improvviso. Un incontro imprevisto.

E non è detto che si tratti di qualcosa di negativo.

Come ci dice “Ampolle”, una persona speciale che arriva a sorpresa nella nostra esistenza può creare un terremoto. Chi non è avvezzo al contatto emotivo ne sarà spaventato, tanto da provare ad allontanarla, a fare appello a tutti i ragionamenti possibili per convincersi che la cosa giusta è farne a meno.

Già, la cosa giusta.

Forse in materia di emozioni la cosa giusta non c’è.

C’è soltanto una palestra chiamata vita."

Claudia