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martedì 31 gennaio 2012

Scrive ancora la signora delle orchidee

"Com'è vero, potremmo essere molto vicine, nonostante gli anni che ci separano, forse succede alle donne che scelgono (ma si sceglie davvero mai qualcosa?) uomini così poco generosi, a quelle che riescono a farsi bastare quel poco, quel poco che peró  "c'e".

Forse crediamo di non meritarci di più.

So che ci sono e ci sarò sempre, ma non so se lo voglio.

Continuerò a fare la spesa, a ridere e a piangere, ma non so se lo voglio.

Non perché mi tradisce, lo so e l'ho sempre saputo, l'ha sempre fatto, ma credevo che saremmo rimasti vicini, su due strade parallele, a volte più avanti lui a volte io. Poi ci si aspetta e si riparte.

Invece sono rimasta ad aspettare ma lui non si è più mosso, si è fermato in una piazzola di sosta, l'ho chiamato, ho gridato, ho aspettato.

Alla fine sono ripartita, sola, e l'ho visto rimpicciolirsi fino a diventare un puntino e sparire. 

Piano piano ho smesso di amarlo.

Ma non va sempre così, gli uomini non sono tutti così .

Hai 30 anni, sono davvero troppo pochi per avere uno sguardo così cinico sul mondo e su te stessa, troppo pochi per chiuderti in gabbia, per scegliere il ruolo della ladra a vita.

Forse non dirai "lo voglio", non avrai un salotto con foto, orchidee e divani bianchi, ma potresti avere una vita zingara, divani zozzi, gatti piscioni, cicche e gerani, o anche cicche nei gerani, ma tua, una vita tua e un uomo di quelli che sanno stare a fianco, né davanti né dietro, a fianco, insieme, anche senza promesse e veli bianchi.

Non ci siamo solo io e te, la moglie e la ladra, è il nostro comune denominatore (minimo!) che ci fa vedere le cose così inutilmente semplici, bianco e nero, bene e male, moglie e amante. 

Io e te sappiamo bene che non è così, ma ci lasciamo affascinare da questa meravigliosa semplicità, crediamo che per contagio riuscirà a rendere più semplici anche noi.

Ed è vero, dopo 20 anni sono più semplice, sono contenta, ma la felicità (anche un attimo) è diventata irraggiungibile. Ne vale la pena? 

Non so tu, io intanto sto spegnendo la sigaretta nella stupida bocca dell'orchidea che mi guarda perplessa. 

Forse dopo aver fatto l'amore con lui, al quarto sospiro potresti dargli una gomitata nello stomaco, così, giusto per toglierti la soddisfazione. 

Non ho nessuna voglia di eliminarti, ragazza mia, chi vorrei eliminare è lui, così indegno di tanto amore.

Altro che gardenie e orchidee, da domani solo cactus."

 

Marianna

 

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