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lunedì 7 novembre 2011

Il nostro amico su Marte

Marte è un pianeta lontano, ma non lontanissimo. Rosso, si dice, ma questo è un dettaglio.
Spesso ci si dovrebbe trasferire su quel pianeta e osservare quello che stiamo facendo. Vederci come puntolini sulla crosta di un pianeta alieno è un buon punto di partenza per distaccarci da quello che viviamo tutti i giorni.
I conflitti, i problemi. Quello che ci rende felici, no, non distacchiamoci, torniamo sulla Terra, cerchiamo di essere stupidi, privi d'intelligenza, ciecamente entusiasti. Il distacco nella felicità non serve, la offusca, La felicità è talmente rara che di tutto ha bisogno meno che di essere offuscata.
Consideriamo i guai, invece, con un sano distacco.
A tal proposito, riceviamo e volentieri pubblichiamo il post di un caro amico marziano dal nome alieno ma dal cuore (come loro definiscono la pompa preposta alla circolazione della loro linfa azzurra) sereno e lieto.

"Qui sul quarto pianeta dal Sole i casi terrestri sono piuttosto sfumati, interessanti, niente di più. Soprattutto, nessuno sembra irrisolvibile.
Anche qui su Marte non ce la passiamo benissimo.

Infatti, spesso scendiamo sulla Terra per guardarci da lontano e contemplare i nostri affanni con una certa dose d'indifferenza. Non si sa come, ma le soluzioni balzano immediatamente ai nostri gafrseli (occhi, N.d.T. In realtà, i gafrseli sono delle appendici più simili ad antenne, ma la loro funzione è simile agli occhi umani).
Quindi, vogliamo condividere un'idea con i lettori di Lettere agli Amanti, l'unico blog terrestre che frasminiamo quotidianamente, (leggiamo quotidianamente, N.d.T. Frasmisiamo ha un significato diverso, più vicino a "percepiamo non solo con i sensi e con la ragione ma anche e soprattutto con la carne le parole che ci permettiamo di assorbire come calde luci nel buio gelido dello spazio"): se avete un problema, uscite da voi, andate lontano e poi giratevi a guardarlo. Sembrerà più semplice.
Ringraziamo per l'ospitalità e ripeteremo, di tanto in tanto, l'esperienza d'inviarvi un gertrosoo (parere soggettivo, non vincolante, ma espresso in buona fede, N.d.T.)."

Osappik

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