Cerca in Lettere agli Amanti

Cerca in Lettere agli Amanti

sabato 10 settembre 2011

Amante, participio presente

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Nell'illustrazione, gassa d'amante doppia, nodo usato nella vela.

"L'altro giorno, spinto da un'oziosa curiosità, mi è venuta voglia di cercare il significato filologico del termine “amante”. Sono andato quindi su Google (il dizionario tradizionale ormai lo usa solo mia madre per risolvere i cruciverba) e ho cliccato la parola che cercavo. Quando è apparsa la definizione ho avuto un sussulto.
Amante: sistema per spostare pennoni e vele costituito da un cavo doppio e da un paranco.
Tutte le certezze che in 44 anni avevo messo da parte come una formichina si sono improvvisamente ribaltate. Il mondo mi è crollato addosso.

Ma tra le macerie la mia mente ha cominciato a fare una serie di considerazioni: se “amante” vuol dire questo, allora:

1) Lady Chatterley era in realtà un lupo di mare e non poteva quindi essere soddisfatta dal marito paralitico;
2) Marguerite Duras aveva scritto un manuale per naviganti che è stato pateticamente frainteso da chi ha realizzato il film dal suo libro;
3) nascondere un amante nell'armadio o sotto il letto più che una situazione di emergenza ha più l'aria di una pulizia di Pasqua;
4) “Farsi un amante” può diventare tecnicamente faticoso, il che spiega perchè spesso molti fedifraghi ritornano in seno alla loro famiglia etc etc etc..

Ho iniziato a pensare con eccitazione che non bisogna più dare nulla per scontato e che in realtà “matrimonio” è un formaggio bavarese e “depressione” una rara specie di sottocoppa.
Mentre mi infervoravo sempre di più al pensiero di un mondo parallelo, il mio occhio è andato sullo schermo del computer e ho notato che accanto ad “amante” c'era un 2.
Ho cliccato nuovamente la parola mettendogli vicino un 1 ed è apparso:
Amante: colui che ama. Chi dimostra passione per qualcuno o qualcosa.
Tutto è ripiombato nella normalità.
A questo punto l'unica considerazione che mi viene da fare è che il gergo marinaro è così povero che deve saccheggiare il linguaggio corrente ( “cazzare”, “pappafico” etc..) Ma questa è un'altra storia. La cosa indubitabile è che “amante” è colui che ama.
Un momento.. ma anche l'innamorato è colui che ama...
O Madonna Santa... Ma allora che differenza c'è tra “amante” e “innamorato”? Mi tocca andare nuovamente a vedere su Google.
Non mi prendete per pazzo ma a questo punto spero che “innamorato” sia un antico rito atzeco che prevede il sacrificio di tutti i castori affetti da presbiopia.

Andrea Lolli"

Nessun commento:

Posta un commento