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domenica 4 settembre 2011

Emanuela

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Non crediamo, peraltro, che finisca qui.

"Emanuela,
mi fa schifo anche solo scrivere il tuo nome, ma almeno sono sicura che tu sappia che sto parlando proprio a te.
Ringrazio Lorenzo per avermi dato la possibilità di risponderti pubblicamente, nell'unico modo che meriti.
Quella sdolcinatissima e inutile lettera che mi hai scritto potevi risparmiartela. Pensi che quando ti ho detto quelle cose io non sapessi già che eri tu l'amante, che era per te che Marco mi aveva lasciato?

Pensi che davvero lui avesse rispettato il tuo desiderio di non farmi sapere niente? Sei più cretina di quello che pensavo.
Speravo che di fronte a una cosa così grave come quella che ti ho detto avresti avuto il coraggio, anzi, il buongusto di confessare quello che stavi facendo con mio marito. Siamo state amiche, mi sembra, me lo dovevi.
Ma tu hai preferito mentirmi. Cosa pensavi? Che non si sarebbe mai saputo? Che il tempo avrebbe coperto il tradimento (doppio, a questo punto)?
Pensavi qualcosa? Che non fosse salvarti e andartene?
Vuoi che ti chiami? Prega che non lo faccia.
Ho io un paio di consigli da darti: lasciami in pace e chiudi questa storia con Marco, ora, se non vuoi soffrire come soffro io. Ti tradirà e ti troverai a sfogarti con la sua amante, com'è successo a me con te.
Comunque, la domanda che mi sono fatta più spesso, in questi giorni, è: ma come hai fatto a portarmelo via?
Quando parlavamo di te, Marco mi diceva sempre che tu eri una donnetta e che non capiva come potessimo essere amiche. Gli rispondevo che ci conoscevamo da troppo tempo perché potessi giudicarti obiettivamente, che forse mi facevi pena. Ecco, sì, diceva lui, se ti vedi con lei perché ti fa pena ti credo.

Emma"

1 commento:

  1. Non credo ai miei occhi. Due ex amiche si trasformano pubblicamente in donnette degne della fantasia di uno sceneggiatore di soap operas al corto d'idee per un tale Marco fedifrago e vigliacco che parla all'una male dell'altra e poi fa pure la parte del marito sincero rivelando la tresca all'insaputa dell'altra che chissà per quanto tempo ha avuto solo briciole. Danno e beffa, povera Altra.
    Cara Moglie, se davvero ti ha detto quelle cose, e non te le sei inventate per ferire la tua ex amica, cosa pensi che abbia detto di te a lei? Inoltre pensi davvero che ci sia una donna in grado di portare via un uomo degno di chiamarsi tale a un'altra? Parliamo di un marito o di un pupazzo? Cara Altra, ti vuoi fidare di uno che ha fatto ricadere tutta la colpa di omissione su di te? E per uno così tradisci un'amica e poi le scrivi frasi poetiche su un blog? Io penso che lui quelle cose le abbia dette davvero. Perché?Ipotesi A: tentativo non molto fantasioso di creare disistima e conseguente allontanamento tra voi due per agire indisturbato (patetico); ipotesi B: gli fa comodo pensare che tutte le donne con cui si confronta siano donnette così, secondo lui, si nota meno che lui vale zero; ipotesi C: si ottiene unendo l'ipotesi A e l'ipotesi B.Ragazze, sveglia! Non dico che dovete tornare amiche, ma archiviare questo personaggio da commedia all'italiana anni 70 farebbe un gran bene a entrambe. Scusate il cinismo dovuto, probabilmente, a una giornata che mi ha particolarmente provata ma siete patetiche entrambe e non avete la minima idea di cosa sia l'amicizia.

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