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sabato 17 settembre 2011

Marco

Riceviamo e pubblichiamo il legittimo diritto di replica da parte di Marco, il vertice maschile del triangolo amoroso espostoci da Emma ed Emanuela.

"Care amiche, cari amici,
se mi sono deciso a chiarire in questo blog la mia posizione non è per esibizionismo dialettico, ma perché vi sono costretto dai mordaci commenti delle lettrici, che reputo ingiusti e inutilmente sferzanti. È infatti velleità comune al genere umano elaborare giudizi sulla base di preconcetti e in totale assenza di dati oggettivi.


Il preconcetto: gli uomini passano la propria esistenza all'inseguimento di un particolare anatomico femminile, incuranti dell'interezza dell'essere muliebre.
Falso. Non posso negare che il sesso abbia un peso diverso per un maschio e per una femmina, ma limitarci a dei membri perennemente in erezione incapaci di discernimento è una presuntuosa e comoda forzatura della realtà.
Mi si consiglia la compagnia dell'autore della trilogia delle cozze, perdendo di vista, come esaurientemente descritto nella terza parte, che l'autore è in realtà un'autrice e smarrendo la salace autoironia di tutti e tre i post.
I dati: mi sono innamorato di Emanuela. I motivi sono varii, o forse non ve ne sono, comunque sia la mia non è un'avventura dettata dall'avvenenza di Emanuela, che è, al contrario della descrizione che ne dà Emma, estremamente attraente, almeno per me, ora.
È un affetto al quale mi sono sottratto a lungo e se devo ravvisare un errore nel mio comportamento è aver preso la decisione di unirmi a lei con un ritardo irresoluto e vigliacco. Tutto andava fatto prima e meglio.
Non sono fiero di aver abbandonato Emma, ma non potevo fare diversamente. I motivi, ripeto, sono mille e nessuno.
Sì, ho detto che Emanuela era una donnetta, ma non c'era nessun progetto dietro questa mia affermazione. Lo pensavo, forse per difendermi inconsciamente dal sentimento che sentivo emergere in me e che avrebbe portato, come poi è stato, dolore e sconvolgimenti nella vita di due persone a me care e nella mia stessa vita.
Alla fine, sono contento della prima lettera di Emanuela, che ha fatto esplodere una situazione che si stava sclerotizzando nel non detto. Forse uno dei motivi per cui sono innamorato di lei è questo coraggio di esporsi in prima persona. Cercava un contatto con Emma per dirle quello che era inconfessabile per iscritto. Era sinceramente preoccupata per lei e voleva dirle la verità, ma di persona.
Sono addolorato e comprendo che Emma sia ferita e tenteremo di chiarire le nostre posizioni, ma non chiedendo il suo perdono. La sua comprensione, forse.
Non nego che il tradimento commesso sia gravissimo, ma non potevamo fare altrimenti.
Grazie per l'attenzione."

Marco

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