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mercoledì 5 ottobre 2011

The nature of love

Mi chiedo spesso quale sia la natura dell'amore.
Detta così, sembra solo una bella frase, ma è molto di più.

Natura: nel senso usato significa qualità e origine, e un'altra cosa ancora che nasce dalla fusione delle due parole, un concetto inesprimibile, che tutti avvertiamo dietro la nuca e a cui diamo il nome d'intuizione. Platone la definiva come estrema nostalgia di un'epoca in cui eravamo uniti e non scissi, non soli, come già raccontato in un altro post. Lacan, peraltro, afferma che il desiderio è sempre desiderio dell'Altro.

Amore: qui la definizione è impossibile oltre che estremamente azzardata. Questo blog ne è testimonianza. Raccoglie, infatti, le più svariate forme d'amore e l'unico tratto unificatore, spesso, è che sono degli umani a scrivere i post.
In realtà, questo blog è il tentativo lunghissimo di rispondere alla domanda di cui sopra.

Avrete notato che ci sono post più belli, più brutti, più o meno letti, e a volte le cose non coincidono. Ma nessuno, assolutamente, è mai fuori tema.
Non dipende da noi, ossia dai selezionatori. Dipende da voi. Siete bravi.
Perché il tema c'è, ed è chiarissimo. Scrivete ancora, per favore, non crediate di annoiarci e non annoiatevi.

A volte ci piacerebbe incontrarvi tutti insieme e parlarne, magari sotto il tendone di un circo, che crediamo sarebbe il luogo più indicato per questa comunità di scrittori e lettori che ride, piange, soffre e si diverte, sempre in bilico, e qui c'entra il circo, su un filo infinito disteso a centinaia di metri dalla terra.

Forse quel filo è la natura dell'amore.

1 commento:

  1. Se un ospite mi lascia la casa. Di Cristina Annino

    Se un ospite mi lascia la casa, io
    le faccio domande, frugo ovunque, specie
    nei materassi. Quando esco, è passato un ladro.
    Ma non la dimentico, la ripenso. Dove mettono
    l’amore gli altri? Che non sia visibile, un oggetto
    ad esempio, mi terrorizza. Odore c’è, quasi
    sale a volte fumo o cemento rigido, o quel
    senso di lavato che dà le vertigini.
    Mi porterei
    dietro un cane se l’amore non dovesse essere
    concreto. Come io credo.

    La poesia di Cristina Annino è tratta dalla raccolta Madrid (1987).
    Dal 2007 ristampata online negli E-book Edizioni Biagio Cepollaro.

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