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domenica 2 ottobre 2011

Una cosa bella

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

"Quanto li hai fatti cuocere quei peperoni, sono immangiabili! E piantala di girare per casa con la sigaretta in bocca, mamma!
La mia stanza puzza di fumo, il bagno puzza di fumo.
No, ti ho detto che non la mangio la zucca, non mi importa niente se è antitumorale, ho trentadue anni, sono una bambina mamma!
Perché, non è forse vero che sono ancora una bambina?

Che fai non mi rispondi?
Perchè stai sempre curva?
Non torno a casa stasera.
Non mi cerchi?
Ti ho detto che non torno a casa stasera, cercami! Nemmeno più quello sai fare.
Lo vedi che ho ragione io?
Guarda che ti urlo in faccia, mi metto a gridare, mi turo le orecchie di musica e non ti parlerò mai più e non ti guarderò mai più.
Lo vedi mamma, mi martorizzo le orecchie con “The Rip" dei Portishead, ma tu non sai nemmeno chi siano.
A occhi chiusi tu non puoi entrare, la mia energia, il mio sudore non puoi cancellare, perchè io sono immortale e credo proprio che i Portishead mi salveranno la serata, forse mi danneggerò l'udito ma almeno passerò la nottata.
Sono il Re del mondo. Prova a prendermi, mamma.

Mi hai preso.
“The Rip” dura 4 minuti e 11 secondi ma tu mi hai catturato prima.
Non ti ho sentita entrare.
La tua mano ha raggiunto il mio viso, la carezza. Una mina impazzita hai accarezzato.
Ho alzato lo sguardo e ho appena fatto in tempo a leggere sulle tue labbra "Buonanotte”.
Non sono nemmeno riuscita a sfilarmi le cuffie per l'imbarazzo.
Ma non ti ho sentita.
Non ho sentito la tua voce e nonostante la conosca perfettamente e ne riconosca ogni sua modulazione, mi è sembrato di aver perso l'occasione.
Sì, per un 'istante ho perso la cosa più bella della mia vita.

Sogni d'oro anche a te, Ma' ."

Elena Capparelli

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