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mercoledì 12 ottobre 2011

Risveglio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

"Non piangerò più per le cazzate che mi capitano, non maledirò più la vita che in quel momento mi delude, non mi inquieterò più per i piccoli e grandi contrattempi della mia benedetta e a volte anche noiosa quotidianità.
Amo la vita, l'esistenza, io respiro e guardo il cielo e non chiedo niente di più. Guardo le scontrosità delle figlie ma non me ne faccio un problema, penso che passeranno e le amo.

Guardo il volto imbronciato di mio marito ma non me ne faccio un problema, passerà, e se non passerà pazienza, lo amo lo stesso perchè posso farlo.
Esisto e posso amare chiunque e comunque. Ma tutto questo solo da quando un medico mi ha detto che nel mio fisico c'era una malattia grave e allora io amo anche la mia malattia che mi ha aiutato ad amare tutto."

Sil

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